BILBOLBUL 2019

Dal 29 Novembre 2019 al 01 Dicembre 2019-BOLOGNA –LUOGO: Sedi varie INDIRIZZO: sedi varie –CURATORI: Hamelin Associazione Culturale- TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 051 233401 i –E-MAIL INFO: [email protected]SITO UFFICIALE: http://www.bilbolbul.net

COMUNICATO STAMPA:
Lo spaesamento come condizione costitutiva del presente, palesata sotto diverse forme: la perdita di memoria storica, la disarmonia coi territori che abitiamo o attraversiamo, una crisi generale dell’immaginario che rende difficile pensare al futuro. Una condizione che, però, ha anche una componente generativa, perché quando saltano le coordinate le possibilità si moltiplicano, anche sul piano dell’espressione artistica.
Parte dalla volontà di esplorare il tema dello spaesamento, e attorno ad esso si organizza, la tredicesima edizione di BilBOlbul, Festival Internazionale di Fumetto in programma a Bologna dal 29 novembre al 1 dicembre prossimi. Il Festival quest’anno ha chiamato a raccolta autori e autrici che hanno lavorato, con modalità e sguardi differenti, sull’idea di spaesamento, facendo di BilBOlbul non soltanto una vetrina per le migliori produzioni del fumetto d’autore, ma pure l’orizzonte entro cui leggere alcune problematiche del presente, costruendo un progetto culturale multidisciplinare e organico. Un percorso fatto di mostre, incontri e tavole rotonde, a cui si affiancano una programmazione trasversale e le consuete attività dedicate ai ragazzi, alle scuole e alle biblioteche, presidio permanente di BilBOlbul durante tutto l’anno, che trovano nel festival un momento di espansione e di riflessione sull’importanza di formare nuovi lettori e lettrici di fumetto.
La locandina 2019 è stata realizzata da Yvan Alagbé, autore franco-beninese tra i più influenti del fumetto alternativo: l’immagine è la rielaborazione del Marron inconnu de Saint-Domingue, la statua che l’architetto haitiano Albert Mangonès ha realizzato nel 1967 per celebrare la lotta di liberazione della colonia di Santo Domingo dagli oppressori francesi. La statua raffigura uno schiavo in fuga, che ha deposto a terra l’arma e lancia un richiamo: un tributo al linguaggio come strumento di emancipazione.Le principali mostre
Alagbé sarà protagonista di due mostre: Una storia dell’amore, in programma all’Accademia di Belle Arti di Bologna (via delle Belle Arti, 54) dal 30 novembre al 20 dicembre 2019 (inaugurazione 29 novembre ore 18:30). Un percorso insieme artistico e politico, intimo e universale, che dal realismo spiazzante di Negri gialli e altre creature immaginarie (in uscita per Canicola, in collaborazione con BilBOlbul), che racconta storie di vite schiacciate dallo spaesamento identitario del colonialismo e della migrazione, arriva alla maestosa impresa di disegnare una storia universale dell’amore, che Alagbè sta affrontando nel suo libro impossibile Apocalypse des oiseaux. Squadro Stamperia Galleria d’Arte (via Nazario Sauro, 27) ospiterà dal 23 novembre al 7 dicembre una mostra di serigrafie che è il risultato della collaborazione con Yvan Alagbé.
Tra le ospiti più attese Nora Krug, il cui graphic novel Heimat (Einaudi, 2019) è stato accolto dalla critica internazionale come uno dei più importanti dell’anno. Il racconto di un ritorno, dopo vent’anni negli Stati Uniti, nella sua patria, la Germania, per ricostruire in maniera quasi enciclopedica, attraverso cimeli, documenti, foto, la storia della sua famiglia e il suo ruolo durante il nazismo. Krug sarà protagonista di due mostre: la prima, Heimat, al Museo Internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore, 34), dal 30 novembre al 6 gennaio 2020. Un percorso in cui alle tavole originali del libro si affiancano le fotografie, i manoscritti, gli oggetti del terzo Reich e i documenti che Krug ha raccolto durante le sue lunghe ricerche, rivelando il percorso che l’ha condotta a riflettere sull’identità nazionale e sull’impronta che la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato su generazioni di persone. La Galleria d’Arte Portanova12 (via Portanova, 12) ospita invece Nora Krug: Eine Retrospektieve, che ne ripercorre la carriera di illustratrice.
Un senso di spaesamento connota anche i fumetti di Chris Reynolds, autore inglese che proprio in occasione di BilBOlbul torna sulle scene. La mostra Giorni nuovi… e migliori? raccoglie le tavole originali di Un mondo nuovo, la raccolta dei suoi principali racconti (la cui edizione italiana, in uscita per Tunué, è realizzata in collaborazione con BilBOlbul), illustrazioni inedite, e l’integrale di Mauretania, tra le sue storie più celebri.
Si svolgerà negli stessi giorni di BilBOlbul e in collaborazione con esso anche la mostra Alberto Breccia. Il signore delle immagini, promossa e organizzata da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con il sostegno di Comune di Bologna – Istituzione Biblioteche Bologna a cura di Daniele Brolli. Un grande omaggio al maestro del fumetto seriale e di quello autoriale, amato da intellettuali italiani come Oreste del Buono, Umberto Eco e Fruttero & Lucentini. Breccia è stato un grande sperimentatore di forme. “Ha realizzato graphic novel quando ancora non esistevano. Ha usato la china e la pittura, il collage e il fotoritocco e ha vaticinato storie leggendo nella casualità del colore abbandonato ad asciugare sul cartoncino. Ha gettato uno sguardo negli abissi dell’animo umano, sia in quelli psicologici, sia, nel loro estremo più infame e collettivo, in quelli delle atrocità dittatoriali, ed è tornato indietro a darne una versione in un racconto per immagini, trovando sempre il modo di intrattenere il lettore con grande rispetto per la sua intelligenza” dice il curatore della mostra, che sarà ospitata dagli spazi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (via delle Donzelle, 2), dal 30 novembre al 7 gennaio 2020.
Il programma ragazzi e bambini
Ricco come sempre il programma dedicato alle nuove generazioni. A partire dagli incontri con Magnhild Winsnes, autrice norvegese che nel suo libro di esordio Shhh! L’estate in cui tutto cambia (Mondadori, 2019), uno dei migliori fumetti per adolescenti degli ultimi anni, racconta il delicato passaggio tra infanzia e pubertà. A BilBOlbul anche Kalina Muhova, giovane talento che presenta al Festival un nuovo fumetto per bambine e bambini, Diana sottosopra, pubblicato da Canicola: Muhova sarà protagonista di una mostra al MAMbo (via Don Minzoni, 14, dal 17 novembre al 6 gennaio 2020), dedicata proprio al suo ultimo libro. Corraini MAMbo artbookshop (via Don Minzoni, 14) ospiterà la mostra di Steven Guarnaccia, il cui ultimo libro I vestiti nuovi dell’Imperatore (Corraini, 2019) è una rivisitazione dell’omonima fiaba di Hans Christian Andersen che diventa un omaggio alla storia della moda. Non mancheranno i laboratori per i più piccoli con gli autori del festival, da Silvia Vecchini e Sualzo, a Mariachiara Di Giorgio a Kalina Muhova. Infine, in occasione della Settimana dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza 2019 il progetto Quando tutto cambia, che esplora, attraverso i linguaggi dell’illustrazione e del fumetto, la scoperta dell’identità, l’educazione sentimentale e di genere. Incontreranno le scuole Rita Petruccioli, Silvia Rocchi, Zuzu e Magnhild Winsnes.

Gli altri eventi

Per BBB OFF, il programma di appuntamenti in città in occasione del Festival, si segnalano la mostra di Silvia Rocchi ad Adiacenze (vicolo Spirito Santo, 1). A Lavì City (via Sant’Apollonia 19/A) la mostra di Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli.
Come sempre l’albergo Al Cappello Rosso è il quartier generale degli ospiti del Festival, che nel corso degli anni hanno lasciato le loro tracce disegnate sui muri delle stanze: la BBB Room 2019 sarà curata da Mariachiara Di Giorgio, illustratrice per l’infanzia e autrice di Professione coccodrillo (Topipittori, 2017), vincitore del Premio Andersen come miglior libro senza parole. Una seconda camera raccoglie le illustrazioni dedicate all’hotel realizzate dagli ospiti dell’edizione 2018, in un set creato ad hoc da Kalina Muhova (inaugurazione domenica 1 dicembre).
Dal 2013 il Bologna Jazz Festival collabora con BilBOlbul coinvolgendo illustratori di fama nella realizzazione dell’iconografia jazzistica e dei contenuti artistici del festival con un proprio lavoro originale: quest’anno è la volta di Altan, che ha realizzato una serie di disegni per l’immagine del BJF 2019. Le immagini sono state diffuse su ogni mezzo: pubblicità, immagini sugli autobus, locandine e manifesti, adesivi, programmi, affissioni in mostra per le strade di Bologna grazie alla collaborazione con il festival Cheap On Board.
Con il sostegno di: Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Accademia di Belle Arti di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica – Istituzione Bologna Musei, Biblioteca Salaborsa – Istituzione Biblioteche Bologna, Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Erasmus Mundus CLE – Università di Bologna. Main Partner: Gruppo Hera.
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