Bologna, al Baraccano regna l’incuria fra le mura dimenticate

Una reticella metallica appoggiata ai mattoni antichi che rischiano di crollare e le transenne sparpagliate a terra. Dopo la denuncia di Repubblica sullo stato fatiscente della cinta muraria medievale, la giunta aveva annunciato provvedimenti, più attenzione e un’opera di valorizzazione. “Una grande opera di restauro”, per dirla con l’assessora all’Urbanistica Valentina Orioli.

Peccato che al Baraccano, da qualche giorno, la situazione è addirittura peggiorata. Di fianco alla chiesa, nel tratto di mura lungo i viali di circonvallazione, un mese fa erano spuntate le transenne bianche e rosse, a indicare il pericolo in quel tratto di costruzione. Insomma, quel piccolo cantiere dava l’impressione che qualcuno volesse occuparsene. Ma adesso quelle stesse transenne giacciono per terra, nel più assoluto abbandono, fra i calcinacci.

E dire che non più di una settimana fa, in commissione consiliare a Palazzo d’Accursio, l’assessora all’Urbanistica Orioli era tornata sull’argomento, annunciando che nel 2018 il Comune allestirà una grande mostra sulle mura cittadine. “Un’occasione per avvicinare i bolognesi e i turisti alla scoperta del patrimonio artistico e culturale della cinta muraria”. Nell’attesa i resti della cerchia più esterna continuano a sgretolarsi, nell’indifferenza.

Il baluardo difensivo era lungo circa 7.700 metri e venne quasi tutto abbattuto all’inizio del Novecento, per lasciare spazio alla città che si andava espandendo. Oggi ne rimangono in piedi appena 2.700 metri, escluse le porte. “Per riportare alla luce il percorso esistente – ha ripetuto in commissione l’architetto Pietro Maria Alemagna, che ha pronto un progetto di valorizzazione – serve un restauro del tratto esistente e la rimozione degli alberi e delle piante”.

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