Bologna-Chievo, Donadoni: “Destro, un gol non risolve i suoi problemi”

BOLOGNA Come non fosse successo nulla – le polemiche, il silenzio stampa, la notte in discoteca dei famosi quattro – Roberto Donadoni ha ripreso la favella con la solita pacata scansione di concetti noti. Lo ha fatto prima della sfida casalinga al Chievo Verona, in programma domenica alle 15, con l’inconsueta (almeno per questo genere di partite non certo da prima pagina) cornice di 20.000 spettatori.

«Voglio dare continuità alla vittoria sul Sassuolo – ha dettato il tecnico -, ci sono ancora trenta punti in palio, da qui alla fine. Non dico che dobbiamo farli tutti, ma raccoglierne il più possibile. È un obiettivo anche questo, e dovrebbe premere a tutti, collettivamente e singolarmente». Sull’esperienza dell’avversario, non si discute. Il Chievo è la rosa più anziana della serie A (31 anni, cinque di meno il Bologna) e naviga nel nuovo millennio sempre qualche miglio avanti rispetto ai rossoblù. «Che l’esperienza sia importante – ammette Donadoni – è indubbio. Si fa presto a dire che Maietta è “vecchio”, ma guardate quante partite in serie A ha fatto in carriera. Il processo di crescita richiede tempo. Ma io sono sempre stato dalla parte dei giovani. Aspettarli, farli crescere piano piano, è un dovere di chi allena».

Dovere è anche far maturare il talento di Destro, l’acquisto più oneroso della gestione Saputo: «Non facciamo il suo bene – spiega – se diciamo che con quel gol a Reggio Emilia ha risolto i suoi problemi. Parliamone dopo cinque gol consecutivi. Oppure non parliamone affatto e concentriamoci sulla sua prestazione, che mi interessa molto di più dei gol». In campo, Donadoni recupera Mbaye, attutendo l’emergenza difensiva (mancano Torosidis e Masina, entrambi squalificati). Resta però il dubbio sul portiere Mirante, che in settimana ha patito un risentimento al gluteo. Nel tridente, spazio a Verdi (fresco di convocazione azzurra), Di Francesco (pure lui convocato, ma in under 21) e Destro, l’eterno osservato speciale in attesa di riconferma.

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