Bologna, i disegni dei bimbi in visita alla mensa dei poveri: “Grazie per quello che fate”

Hanno servito a tavola a pensionati, disoccupati e senzatetto e si sono divertiti un sacco. “Qui si mangia molto meglio che in mensa da noi”, assicurano. Fino a sbilanciarsi: “E’ meglio del McDondald’s”. E proclamare: “Siamo venuti a conoscere la povertà, che non è solo quella economica, è anche quella di amici”. Due classi delle scuole elementari Federzoni stamattina hanno visita alle Cucine Popolari di via del Battiferro, la mensa laica che il vicepresidente di Piazza Grande Roberto Morgantini e sua moglie Elvira hanno chiesto nel 2015 come regalo di nozze alla città, ospitata nella sede del circolo Pd Cento Passi, in Bolognina. Non tanto una gita, spiega la vicepreside Francesca La Ganga, quanto la nuova tappa di un progetto, che si chiama “Fabbrica” e porta i bambini a spasso per i diversi luoghi del quartiere, dal teatro Testoni alla biblioteca la Casa di Khaula. Fino alla mensa popolare. “Volevamo fargli toccare con mano cosa significhi la solidarietà, fargliela scoprire con gesti concreti”. Anche se la povertà, assicura la vicepreside, molti dei bambini la conoscono benissimo. “Una delle perplessità che avevamo – spiega – quando abbiamo deciso di fare questo progetto, era che i bimbi incontrassero qui qualcuno che conoscevano”. Ma loro replicano soddisfatti, scodellando piatti di pollo: “Ci siamo fatti tanti nuovi amici”. Dopo le quarte, il 20 toccherà ai bambini ancora più piccoli, di terza elementare. Prima di portarseli qui, Morgantini li è andati a trovare a scuola, per spiegargli che cos’erano le Cucine popolari e loro gli regalato dei disegni, che presto saranno appesi nella mensa. Grandi cuori, di tutti i colori, con la scritta: Cucine Popolar

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