Bologna, la sfida a Salvini: “In seimila sul Crescentone: più sardine che leghisti”

Hanno preso le misure e fatto i conti, dunque se ci mettiamo in quattro in un metro quadrato, belli stretti come sardine, ci vogliono seimila persone per riempire il Crescentone. Al PalaDozza i posti sono 5.570. “Saremo più dei leghisti”, per dimostrare che “Bologna non si lega”, in tutti i sensi. Così è nato il flashmob lanciato da quattro giovani trentenni – Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa – nel giorno dell’arrivo di Matteo Salvini a Bologna il 14 novembre per la convention leghista in vista del voto del 26 gennaio. Lanciato su Facebook, si chiama “6000 sardine contro Salvini”, il primo evento “ittico” della storia, ironizza Mattia, 32 anni, ricercatore, educatore e istruttore sportivo.

L’idea è germogliata tra coinquilini, giovani lavoratori: Giulia è fisioterpista, Roberto ingegnere, Andrea una guida turistica. Ha varcato la soglia di casa, ha coinvolto amici e conoscenti. Tutto dal basso, senza bandiere. “Vogliamo far capire che la prepotenza si combatte in tanti con la creatività e il sorriso”, spiega Mattia. A partire dalle bufale sui numeri. Una volta che Salvini è venuto a Bologna, ricordano i promotori, ha dichiarato che in piazza Maggiore c’erano centomila persone a sostenerlo. Il riferimento è alla manifestazione “Liberiamoci” di novembre 2015 – altra epoca – con i Wu Ming che misero in guardia: “Quando Salvini dirà: ‘In piazza Maggiore eravamo centomila!’ tenete presente che vuol dire 23 persone a metro quadro”.

Per smascherare le bugie sui partecipanti, dunque, e per opporsi – aggiunge Mattia – “alla retorica potente” della Lega, giovedì 14 ci sarà la contromanifestazione pacifica sul Crescentone allo stesso orario (20.30) in cui Salvini entrerà al PalaDozza. Si scalda il clima per le Regionali, “in tanti non vedevano l’ora di fare qualcosa che avesse un senso, lanciasse un segnale”. E, dunque, risuona l’invito: “Salvini torna a Bologna e questa volta fa sul serio: vuole l’Emilia Romagna, vuole noi. Ma questa volta non può barare sui numeri. Già. Perché il Paladozza ha una capienza massima di 5.570 persone. Non puoi andare oltre, per problemi di sicurezza e soprattutto di spazio. Ecco allora che vogliamo lanciare un flash-mob: abbiamo misurato che sul crescentone di Piazza Maggiore ci stanno fino a 6.000 persone. Belle strette, si intende, ma di questi tempi è meglio stringersi che perdersi. Non credi?”.

All’iniziativa hanno risposto in tanti, molti singoli e realtà del sociale che non “vogliono subire la deriva populista”. “Ti chiediamo venti minuti oggi per salvare cinque anni del tuo futuro – conclude il post in Facebook – Avremo macchine fotografiche, videocamere, cervelli. Testimonieremo tutto. Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Crea la tua sardina e partecipa alla prima rivoluzione ittica della storia. Se non hai tempo per crearti la sardina vieni lo stesso, ne forniremo un migliaio per non lasciare nessuno fuori dal ‘banco’”.

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