Bologna a Palermo, un punto in dieci uomini

PALERMO Finisce senza gloria e senza drammi la spedizione isolana del Bologna, che da Palermo porta a casa uno 0-0 che non esalta, non da buttare se non altro perché arrivato in una partita giocata ad handicap, in inferiorità numerica per oltre un’ora. Di questo, chiedere conto alla lingua lunga di Pulgar che si fa cacciare per qualche parola di troppo a Banti. Finisce a reti inviolate con Palermo e Bologna che ci tengono a mettere in vetrina i perché hanno due dei quattro peggiori attacchi della A, e fanno a gara a chi spreca più gol. E alla fine anche questa sfida finisce in parità, coi due contropiede sparati in faccia a Fusignati da Di Francesco da una parte, le pedate maldestre di Diamanti e Sallai dall’altra.

Destro torna ad accomodarsi in panchina a favore di Petkovic, e addirittura quando c’è da cambiare Donadoni riesuma Sadiq piuttosto che lui. L’impressione è che comunque mischiando gli ingredienti il prodotto finale non cambi: Petkovic non inventa nulla e di palloni dalle sue parti non ne arrivano quasi mai, più o meno il risultato delle ultime uscite di Destro. Contro un Palermo che ha ormai alzato bandiera bianca e chiede all’allenatore di settimana Bortoluzzi, quinto tecnico della sciagurata stagione rosanero, solo di traghettare con dignità la squadra verso un finale scritto, il Bologna cerca di togliersi qualche soddisfazione. La dinamicità prova a darla Di Francesco, il più propositivo dei suoi, mentre Verdi il primo segnale lo dà al 19’ quando impatta male di testa sprecando una grossa occasione. Non grossa come quella che ha proprio Di Francesco al 31’, che dopo una cavalcata a campo aperto spara addosso a Fulignati. Stesso risultato, anche se stavolta da posizione più laterale, al 65’. Un po’ meno potenza e più freddezza, magari, sono qualcosa su cui lavorare.

Contropiedi sintomo di tutti i problemi difensivi del Palermo, che a difesa schierata si lascia scappare l’ex Lanciano mentre il Bologna era già rimasto in inferiorità numerica. Perché complicarsi la vita da soli è però una specialità dei rossoblù di questa stagione, e allora ci pensa Pulgar a cambiare il senso del match, pensando bene di farsi cacciare a metà primo tempo per insulti all’arbitro. Donadoni, dopo gli infortuni di Nagy e Rizzo, perde altri pezzi a centrocampo, in attesa che Dzemaili prenda il suo volo di sola andata per Montrel

La superiorità numerica non infiamma comunque il Palermo, che al tiro arriva solo dalla distanza, tranne quando Lo Faso, più attivo di Balogh che ha sostituito, strappa palla a Dzemaili il Bologna senza gran affannarsi porta avanti la sua gara sonnecchiante e di tanto in tanto prova a vedere se ci siano margini per mettere la testa avanti. Se si porta a casa un punticino, bisogna anche ringraziare prima il cuore d’oro da ex di Diamanti, che rinuncia a condannare il suo Bologna con una svirgolata impresentabile a porta vuota a 10’ dalla fine, poi la puntata di Sallai che spara alto da due metri dopo un errore di Mirante. Per il Palermo, un punto dopo due mesi di sconfitte che non servirà a nulla, per il Bologna un brodino per non rovinarsi il pranzo di Pasqua.

Palermo-Bologna 0-0
Palermo (4-3-3): Fulignati; Cionek, Sunjic, Andelkovic, Aleesami; B. Henrique, Jajalo (30’st Diamanti), Chochev; Balogh (40’pt Lo Faso), Nestorovski, Trajkovski (28’st Sallai). All: Bortoluzzi
Bologna (4-3-3): Mirante; Torosidis, Gastaldello, Maietta, Masina; Taider, Pulgar, Dzemaili; Verdi (44’st Krafth), Petkovic (32’st Sadiq), Di Francesco (39’st Krejci). All: Donadoni
Arbitro: Banti di Livorno
Note: ammoniti Jajalo, Cionek, Verdi, Aleesami, Sunjic, Masina. Espulso Pulgar al 25’pt.

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