“C’è un’altra Italia”

Tre giorni di appuntamenti per dare voce al Paese che resiste alla politica della paura, alle ondate di razzismo, al neofascismo che rialza la testa

“Repubblica delle Idee” si dà appuntamento, dal 7 al 9 giugno, anche quest’anno a Bologna, già sede della prima e delle ultime due edizioni del festival del nostro giornale, sempre accolte da decine di migliaia di persone che hanno affollato gli appuntamenti in programma. Per tre giorni il centro della città, tra piazza Maggiore, piazza Santo Stefano, Palazzo Re Enzo, Cappella Farnese e il teatro Arena del Sole, ospiterà dibattiti, incontri, interviste e spettacoli. “C’è un’altra Italia” è il titolo di RepIdee 2019: la manifestazione è dedicata infatti all’Italia che non si rassegna alla deriva del presente. È un’Italia che non ci sta, che non è razzista, che non si accontenta degli slogan, dei tweet, delle facili soluzioni impossibili; un’Italia che si oppone alla deriva populista e sovranista, al regime della paura e dell’odio, un’Italia antifascista in un momento di pericolose tentazioni nostalgiche. Non a caso la prima voce ad alzarsi, dopo l’inaugurazione (alle 11 al Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo con l’editore Marco De Benedetti, il direttore Carlo Verdelli e il sindaco Virginio Merola), sarà quella dei partigiani con la presidente dell’Anpi, Carla Nespolo. Lei racconterà, insieme a Gad Lerner, il progetto di raccogliere le testimonianze dei protagonisti della Resistenza per creare un grande archivio della memoria che ci aiuti a ricordare come e a che prezzo è nata la nostra Repubblica. E saranno proiettate anche alcune di queste interviste.

Nello scenario suggestivo del cuore medievale di Bologna , simbolo di ospitalità e multi-culturalismo, La “Repubblica delle idee” si animerà di oltre ottanta appuntamenti. Parleremo, come sempre, di attualità, cultura, ambiente, politica, società, sport, spettacolo, storia, arte ed economia con gli oltre duecento ospiti.

Carlo Verdelli racconterà in piazza Maggiore come è cambiata Repubblica. Ci saranno, a far da interpreti della realtà, gli opinionisti e le firme principali del giornale e del Gruppo Gedi, da Ezio Mauro a Massimo Giannini, da Marco Damilano a Lucia Annunziata da Lucio Caracciolo a Ilvo Diamanti, da Stefano Folli a Bernardo Valli e Francesco Merlo.

Ci saranno uomini e associazioni che, malgrado tutti gli ostacoli, si schierano a fianco degli ultimi: come Roberto Saviano, Don Ciotti, Aboubakar Soumaho, Mimmo Lucano e gli scrittori e attori impegnati nell’accoglienza dei migranti come Michela Murgia e Alessandro Bergonzoni.

Interverranno scrittrici come Arundhati Roy, in prima linea da vent’anni nelle battaglie civili e ambientaliste, e come Karina Sainz Borgo che ci racconterà la notte del Venezuela.
E poi ancora Alessandro Baricco, Concita De Gregorio, Michele Serra, Stefano Bartezzaghi, Luca Bottura, Erri De Luca, Federico Rampini, Michela Marzano, Simona Vinci, Gianrico Carofiglio, Helena Janeczek, Rosella Postorino, Melania Mazzucco, Eraldo Affinati, Chiara Valerio, Evelina Santangelo per citarne alcuni.

Arriveranno a Bologna intellettuali stranieri (tra i quali Alain Touraine, Parag Khanna, Adam Gopnik, Marc Lazar) e italiani come Gustavo Zagrebelsky, Massimo Cacciari, Adriano Sofri, Salvatore Natoli, Carlo Petrini, Luciano Canfora, Marco Revelli, Tito Boeri, Massimo Recalcati, Guido Crainz, Benedetta Tobagi, Stefano Mancuso, Donatella di Cesare e Andrea Giardina. Parleranno uomini di chiesa come il Cardinale Giovanni Angelo Becciu e Enzo Bianchi.

Molti i protagonisti della politica invitati al festival: Romano Prodi, Nicola Zingaretti, Matteo Renzi, Emma Bonino, Giuliano Pisapia, Maurizio Landini e Fabrizio Barca. Fabio Fazio parlerà della sua esperienza nella Rai, Ilaria Cucchi della sua lunga battaglia per la verità, Cafiero de Raho della lotta di Napoli alla camorra. Alex Zanardi racconterà con Gianluca Gasparini le sfide della sua vita al pubblico di Piazza Maggiore. E molto spazio sarà dato agli spettacoli: da Mahmood a Paola Turci, dal “Giuseppe Verdi” di Corrado Augias all’umorismo affilato e militante di Ascanio Celestini e Moni Ovadia. Tra gli ospiti anche i registi Marco Tullio Giordana, Marco Bellocchio, reduce dal Festival di Cannes con il suo film su Buscetta “Il traditore”, mentre Natalia Aspesi discuterà della commedia all’italiana con la regista Cristina Comencini e la critica Piera Detassis.

E per finire, in piazza Maggiore, la grande “lezione di rock” sui Queen con Ernesto Assante e Gino Castaldo

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