Coraggioso Bologna, Destro-gol: bel pari in casa Inter

MILANO –  Pazza Inter amala, recita l’inno nerazzurro. Pazza fin da prima del match, visto che in mattinata perde Murillo e Joao Mario. Giocano Ranocchia e Kondogbia. In fondo sono loro il simbolo dell’Inter di questo turno: il primo ci mette l’anima, risolve spesso situazioni di difficoltà, va persino vicino al gol. Il secondo fallisce l’esame intestardendosi in giocate complicate. E il Bologna? Più che pazzo è ancora incosciente, vista l’età. Come con la Sampdoria concede spazio alla forza dell’avversario, ma stavolta lo fa con meno ordine e idee, franando sui lati, dove del resto l’Inter presenta i migliori del giorno: Perisic e Candreva.

Pareggio giusto. Partenza falsa, dicevamo, e poi reazione irrefrenabile dei nerazzurri. Davanti alla porta del Bologna cade una vera grandinata, ma oltre al pareggo di Perisic, solo molti tiri sbagliati. E così nel finale, finita la bufera, il Bologna legittima il punto sudato.
Al via, il Bologna si rialza dai blocchi da tutto quello che di buono aveva fatto con la Sampdoria: pressing alto dei centrocampisti, interscambiabilità continua tra attaccanti, l’Inter fatica, perchè trova tutte le linee del passaggio chiuse. E nella sua metacampo fa confusione: Kondogbia è un regista basso attaccabile per Dzemaili & C,  da una palla persa malissimo dal francese il Bologna va in gol. Minuto 14, Dzemaili scippa la sfera e la serve a Taider, subito a Verdi che dribbla con una magia i due centrali e serve Destro, solissimo, all’ala sinistra: piatto non irresistibile, ma chirurgico, uno a zero.
Il gol galvanizza gli ospiti, Taider un pallone invitante in area, ma tira  sull’esterno della rete.

Cambio decisivo. De Boer non è contento. Ha ragione. 28’, fuori Kondogbia, dentro Gnokouri, e la manovra milanese migliora subito. Stavolta è il Bologna a non riuscire più a venire fuori dalla sua metacampo, fisicamente schiacciato dalla forza avversaria. Davanti a Da Costa si creano diverse situazioni da gol, Perisic in particolare – e Candreva – svelano le troppe incertezze dei laterali ospiti. Krafth non ha nella fase difensiva la sua qualità maggiore, Torosidis a sinistra è adattato e gli manca l’affiatamento con i centrali. Fortuna che Maietta offra alla causa tutta la sua qualità, e Gastaldello pure. Provare a giocare fin dai primi metri il pallone diventa un calvario per gli ospiti, l’Inter prende campo e fiducia. Perisic fa le prove generali poi su un lancio trasversale di Candreva scarica un sinistro al volo diagonale che non lascia scampo a Da Costa. Il Bologna frana, l’Inter ha subito l’occasione per mettere la freccia, ingenuità (l’unica) di Maietta in area, Candreva scarica un bolide appena entro l’area, sventato d’istinto da Da Costa. Un rigore in movimento. Icardi? Fa tanto  spazio ai compagni, ma così perde la sua abituale pericolosità.

Occasioni finali. Il primo quarto d’ora della ripresa ricalca la sfuriata milanese, sul recupero palla nascono molte opportunità. Ci provano Banega e Candreva, senza trovare la porta, Perisic spolvera l’argenteria quando mette a sedere tre avversari con una finta, serve Niangue e si accentra per andare a incornare il cross del giovane esterno ma la mette fuori. Da lì in poi, Da Costa non è più costretto a fare gli straordinari, sebbene il Bologna ancora vacilli. Pulgar riequilibra le sorti del centrocampo, rilevando Nagy, De Boer fa debuttare anche Gabigol, che si nota solo per un po’ di folklore. Nel finale – quando il tecnico olandese ha svuotato di punte la panchina e di mezzeali il centrocampo – il Bologna rispunta e crea più occasioni dei più quotati rivali. Handanovic disinnesca Dzemaili, prima che Ranocchia di testa metta fuori la palla ideale per uscire dal tunnel personale e incamerare tre punti.

Donadoni: “Bravi ragazzi”. “Sapevo che avremmo sofferto – è l’analisi finale di Roberto Donadoni – soprattutto su quei palloni buttati in area dove l’Inter ha giocatori molto pericolosi. Ma abbiamo tenuto duro e anche noi abbiamo avuto due occasioni clamorose nel finale che potevamo sfruttare meglio. Quindi devi dire bravi ai ragazzi, fare punti a San Siro non è facile per nessuno. Restiamo coi piedi ben piantati per terra, il cammino sarà difficile fino alla fine e dovremo restare aggrappati a ogni punto possibile. Ma la squadra lo sta capendo, è giovane, ha buoni margini di miglioramento e la risposta è positiva”. Parole dolci per Destro e Verdi dall’allenatore del Bologna: “Bella azione del gol, in attacco abbiamo qualità. Verdi sta facendo cose importanti anche se è giocatore da un tocco in più. Nel finale è stato determinante per come ha fatto respirare la squadra gestendo bene la palla, prendendo fallo, e deve invece migliorare in alcune fasi in cui gioca in una sola maniera”.

INTER: Handanovic 6 – Santon 6.5, Miranda 6, Ranocchia 6.5, Miangue 6.5- Medel 5.5, Kondogbia 5 (28’ Gnokouri 6.5) – Candreva 7 (73’ Gabigol 5.5), Banega 6 (65’ Eder 5.5), Perisic 7 – Icardi 6. All. De Boer
BOLOGNA:

Da Costa 6.5 – Krafth 5 (79’ Masina 6), Gastaldello 6.5 (63’ Oikonomou 6.5), Maietta 7, Torosidis 5 – Taider 5.5, Nagy 5 (52’ Pulgar 6), Dzemaili 6 – Verdi 6, Destro 6.5, Krejci 6. All. Donadoni
ARBITRO: Celi 6
RETI: 14’ Destro; 37’ Perisic
NOTE: ammoniti: Da Costa, Pulgar, Dzemaili, Gastaldello. Recupero: 1’ e 5’. Espulso Kreek, assistente di De Boer, per proteste

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