Il Natale a Bologna: tradizioni e ricette dai tortellini al panone

Natale a Bologna…in famiglia

Il Natale è un periodo magico, che nella mia mente si associa subito al calore di un camino acceso, all’immagine di una famiglia che si ritrova attorno ad una tavola imbandita, all’emozione di un regalo sotto l’albero…

Fin dove arriva la mia memoria, e anche oltre se riguardo vecchie fotografie, posso solo ricordare dei 25 dicembre trascorsi assieme alla mia famiglia: genitori, cugini, zii, nonni…tutti assieme.
Può sembrare banale, ma in un’epoca in cui manca sempre il tempo per le cose importanti, sapere di poter trascorrere le feste con le persone più care è sempre stato molto rassicurante.
Niente lavoro, computer spenti, solo il pensiero di imbandire una tavolata e sedercisi attorno per stare assieme, illuminati dal luccichio degli addobbi appesi alle pareti, dalle lucine sull’albero di Natale e dal fuoco acceso nel camino.
Il pranzo dai nonni paterni, la cena da quelli materni, in un susseguirsi di baci, auguri, regali e, soprattutto, tanto ottimo cibo…Oggi purtroppo i nonni non ci sono più, ma il rituale è portato egregiamente avanti nelle case degli zii…

Natale a Bologna: il nostro menu!

Le tradizioni del Natale a Bologna passano sempre ed inevitabilmente dal cibo!

I miei nonni mi raccontavano che anche “una volta”, quando i soldi per mangiare non c’erano sempre, a Natale non ci si faceva mai mancare il cibo migliore in tavola, quei piatti della tradizione che venivano cucinati dalle nonne per tutta la famiglia e che ancora oggi le zie preparano con tanta passione…

LA VIGILIA

I nostri festeggiamenti iniziano la sera della Vigilia con un menu a base di pesce…Probabilmente l’origine di questa abitudine è religiosa, ma ho l’impressione che da queste parti abbia assunto piuttosto il significato di “stiamo leggeri per prepararci al pranzo di domani”…anche se in realtà poi la cena, pur a base di pesce, non è certo dietetica!

IL GIORNO DI NATALE

Il giorno di Natale nella nostra famiglia si svolge una vera e propria celebrazione di quello che l’antica cultura gastronomica bolognese ha portato fino ai nostri giorni…

Si parte ovviamente dai Tortellini, quelli buoni, con la T maiuscola, quelli realizzati facendo girare la sfoglia attorno al mignolino (che se no sembrano tortelloni) e cotti nel brodo di cappone, più pregiato del solito brodo di gallina…Sarebbe meglio mangiarli immersi nel brodo caldo, ma io li adoro anche con la panna (quindi in genere faccio il bis!)Esistono diverse versioni di ricette dei tortellini. Quella ufficiale dovrebbe essere questa –> “La Ricetta dei Tortellini
Mia zia Ida dice che è abbastanza corretta quindi…tentar non nuoce!

Dopo i tortellini, il secondo è caratterizzato da diversi tipi di carne, in particolare…

…lo zampone accompagnato da purè di patate, sicuramente non proprio dietetico, ma decisamente gustoso……e un misto di carne bollita accompagnata dalla “salsina verde”

Ecco, a proposito della “Salsina verde“, tengo a precisare che quella che fa mia zia Ida è a dir poco sublime!
Le ho chiesto la ricetta ed eccola:

Le-tradizioni-del-Natale-a-Bologna-Salsina-VerdeINGREDIENTI:

1 Mazzo (grosso) di Prezzemolo
15/20 cipolline bianche sottaceto
5 filetti di acciuga
1 piccolo “pugno” di capperi (circa 30 grammi)
Succo di mezzo limone
Olio d’oliva (circa mezzo bicchiere)
Sale q.b.

PROCEDIMENTO:

Tutti gli ingredienti vanno tritati a mano rigorosamente con la mezzaluna!
Dopo aver tritato gli ingredienti, salare e aggiungere il succo di mezzo limone.
(Assaggiare e vedere se ce ne va dell’altro)
Infine aggiungere un buon olio d’oliva.

Abbiamo cercato di quantificare in modo più preciso possibile le quantità “a occhio”, ma ovviamente le indicazioni restano approssimative: probabilmente una ricetta perfetta non esiste perchè l’ingrediente principale resta sempre l’esperienza!

Per concludere il pranzo di Natale a Bologna non può mancare la “sfilata” finale di dolci

…la torta di riso -un dolce molto energetico a base di riso-, la pinza -con pasta frolla e mostarda bolognese- e il panone –dolce tipico delle feste natalizie, assieme al certosino, preparato in varie versioni, ma comunque a base di farina, mostarda di mele cotogne, miele, cioccolata fondente e fichi secchi) –> qui una ricetta tradizionale: “Panone bolognese“.

Più di recente si è poi diffusa l’abitudine di acquistare il “tronchetto della felicità”…ma io preferisco il mascarpone della zia!

Ovviamente non può mancare un buon vino, un rosso Barbera e un bianco Pignoletto, rigorosamene dei Colli Bolognesi!

Altre tradizioni del Natale a Bologna

Un altro appuntamento che storicamente caratterizza il Natale dei bolognesi è un giretto tra le bancarelle della Fiera di Santa Lucia, in Strada Maggiore, per acquistare addobbi o regali….Oggi ovviamente i mercatini si sono moltiplicati, e a fianco di quelli storici ne sono nati tanti altri, più o meno tradizionali…

Un rituale immancabile -non certo tipico di Bologna, ma che comunque rappresenta un’emozione sempre accesa per me- è l’apertura dei regali sotto l’albero e la gioia negli occhi di Amanda che la mattina del giorno di Natale si sveglia curiosa per vedere se ci sono nuovi pacchetti arrivati nella notte…

Perchè ho scritto questo post?

Ho scritto questo post, che può sembrare anche banale, per due motivi fondamentali.

Innanzitutto perchè credo nelle tradizioni, compresa quella del Natale, perchè amo la mia famiglia e perchè sto facendo il possibile per trasmettere tutto questo anche a mia figlia.
Mentre il Natale sta assumendo una connotazione quasi esclusivamente commerciale, vorrei che anche lei, come me, crescesse con questo rassicurante senso di calore legato al Natale come momento di incontro con la famiglia…condito sempre da qualche tortellino!

E poi….e poi quest’anno per la prima volta in vita mia trascorrerò il Natale lontano da casa: “costretti” dalle vacanze forzate della scuola, ci faremo una vacanzina proprio in quel periodo…
E se da un lato sono ovviamente felicissima di rilassarmi un po’…dall’altro non nascondo un velo di tristezza al pensiero che il 25 dicembre non gusterò i tortellini della zia davanti al camino acceso…
Averne parlato qua, in questa mia seconda casa, mi aiuterà magari a sentirmi meno lontana in quei giorni…

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