*My extraordinary homeland.

 martedì 20/03 dalle ore 19:00 –

*My extraordinary homeland.

Selezione di cortometraggi dal NAZRA Palestine Short Film Festival*

Sala Avesta Xabur, Làbas, vicolo Bolognetti 2

ore 19:00 aperitivo palestinese
ore 20:30 proiezione dei film:
– High Hopes, Guy Davidi (14’)
– Objector, Molly Stuart (16’)
– No exit, Mohanad Yaqubi (12’)
– One Minute, Dina Naser (11’)
– Ave Maria, Basil Khalil (15’)
– Mate Superb, Hamdi Al-Hroub (13′)
– My extraordinary homeland, Valerio Nicolosi (3’)
A cura di Assopace Palestina Bologna

Raccontare la Palestina con il cinema breve: nello scorso autunno il Nazra Palestine Short Film Festival ha presentato in cinque città italiane, a Gaza e a Gerusalemme, 24 cortometraggi provenienti dalla Palestina e da altri paesi europei e arabi. Un ampio panorama sui temi e le emergenze della realtà palestinese, ma anche un ampio panorama di stili, tecniche e sensibilità cinematografiche, passando attraverso la fiction, il documentario, l’animazione, il video musicale o la videoarte. In questa occasione viene proposta una selezione di 7 film del festival, tra cui 4 vincitori in altrettante sezioni.


Nel docufilm “Mate Superb” di Hamdi Al-Hroub (2013) un gruppo di ragazzi sfida il divieto di fare parkour a Gerusalemme come atto di resistenza. Nel divertente “Ave Maria” (2015) Basil Khalil trasferisce i conflitti della West Bank nello scontro tra un gruppo di suore e una famiglia di coloni. “Objector” di Molly Stuart (2017) presenta la scelta coraggiosa dell’israeliana Atalya: il rifiuto del servizio militare come opposizione all’occupazione. In “High Hopes” (2015) Guy Davidi raccoglie materiali d’archivio sulla deportazione di un clan di beduini durante i colloqui di Oslo. Gli ultimi tre corti ci portano a Gaza: “My extraordinary homeland” di Valerio Nicolosi (2015) è il videoclip del rapper MC Gaza; “No exit” di Mohanad Yaqubi (2014) esprime in maniera simbolica la condizione di attesa e stallo della popolazione palestinese; e infine in “One Minute” (2015) Dina Naser ci porta dentro una casa di Gaza durante i bombardamenti del 2014.

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