“Steven Spielberg girerà un film a Bologna”

Steven Spielberg vuole portare sul grande schermo la vicenda di Edgardo Mortara, il bambino ebreo bolognese che fu strappato alla famiglia d’origine e portato a Roma nell’Ottocento. Il regista vincitore di tre premi Oscar e autore di successi come “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, “Salvate il soldato Ryan”, “E.T.”, per citare solo i più celebri, s’è rivolto alla Comunità ebraica cittadina per trovare i supporti utili a girare buona parte del film sotto le Torri. In seno alla comunità cercherebbe pure il protagonista. “Ci hanno contattato dagli Stati Uniti un paio di mesi fa – spiega Daniele de Paz, presidente della comunità –: una lettera della DreamWorks ci informava del progetto, chiedendoci tra l’altro di aiutarli a trovare bambini, qui da noi, che parlassero un inglese fluente. Ne abbiamo trovati solo due: per la parte del piccolo Edgardo serve un infatti un inglese perfetto”.

Così nei giorni scorsi i due bambini, fratelli madrelingua inglese di 5 e 8 anni cresciuti a ragù e tortellini, memorizzate cinque pagine del copione, sono partiti da Bologna per Roma. Hanno fatto il provino con la FBI, l’agenzia di casting, e ora ne attendono l’esito. Punto di partenza per la pellicola è il libro “The Kidnapping of Edgardo Mortara”, di David Kertzer, edito in Italia nel 1997 col titolo “Prigioniero del Papa Re”, che ha reso la vicenda nota in tutto il globo. La storia comincia in via Lame, il 23 giugno del 1858, quando la polizia bussa alla porta del mercante ebreo Momolo Mortara, per farsi consegnare il figlio Edgardo, sei anni. All’Inquisitore di Bologna risulta infatti che il bambino sia stato segretamente battezzato dalla fantesca e dunque, per la legge dello Stato pontificio, non possa più crescere all’interno di una famiglia ebrea. Edgardo viene così portato a Roma per diventare un buon cattolico, al punto che da grande sceglie di essere un sacerdote. Il fatto scosse all’epoca l’opinione pubblica, intervennero persino papa Pio IX e Napoleone III.

Secondo Variety questo film così profondamente “bolognese” sarà adattato da Tony Kushner, già collaboratore di Spielberg per “Munich” e “Lincoln”, e prodotto dalla DreamWorks e dalla Weinstein Company. “Nella lettera – racconta De Paz – si dice tra l’altro che verrebbe girato per buona parte in città dal prossimo autunno. Inoltre chiedono il nostro coinvolgimento. Per noi sarebbe un grande onore e non solo perché parliamo di un maestro del cinema come Steven Spielberg, ma anche perché la vicenda è tuttora molto sentita dalla comunità e profondamente viva nella memoria. Naturalmente gli daremo tutto il sostegno”. Il progetto appare inoltre totalmente nelle corde di Spielberg, da sempre attento alla storia degli ebrei, da “Schindler’s List” a “Munich”. Poi, sarebbe un’occasione straordinaria per la citt

One thought on ““Steven Spielberg girerà un film a Bologna”

  • Maggio 29, 2015 alle 9:08 pm
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    Buonasera, potrei sapere se il casting verrà fatto BOLOGNA E QUANDO? Grazie di cuore, mi piacerebbe molto poter partecipare. Buona serata Cristina

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