Zaky resta dentro, tutti in piazza lunedì

Il tribunale di Mansura, dopo un’udienza durata appena dieci minuti, ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Patrick George Zaky, lo studente dell’Università di Bologna arrestato al rientro in Egitto con accuse di propaganda eversiva. “Il ricorso è stato respinto”, ha detto uno dei legali del ragazzo Wael Ghaly.

“C’è delusione, avevamo sperato in un’esito diverso. C’erano segnali che potesse andare diversamente: un’aula piena di giornalisti, internazionali e egiziani, di diplomatici, italiani inclusi. Ma non è servito a nulla”. Così all’ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “Adesso ripartiamo con una campagna ancora più forte, più viva”, in vista dell’udienza del 22, in cui si deciderà se rinnovare la detenzione preventiva di Zaky, per arrivarci “ancora più determinati”.

Acquista così, purtroppo, ancora più importanza la manifestazione indetta per lunedì 17 a Bologna, promossa dagli studenti dell’università per esprimere solidarietà e chiedere la liberazione di Patrick  La data è stata concordata con il sindaco Virginio Merola e il rettore Francesco Ubertini, che saranno presenti. Il corteo partirà alle 18 dal rettorato e arriverà in piazza Maggiore. Al termine del corteo, in piazza, sono previste le letture di alcuni brani.

L’invito a manifestare “è rivolto – dai promotori – a tutta la comunità universitaria”, docenti compresi, ma anche “a tutta la città e in generale a chiunque voglia venire insieme a noi a manifestare solidarietà”.

Anche il movimento delle sardine parteciperà al corteo. “Le sardine colgono l’appello dei rappresentanti degli studenti dell’università di Bologna – si legge in un post su facebook – e scendono in strada per manifestare la propria solidarietà a Patrick Zaky e chiedere con forza che i suoi diritti vengano rispettati e che possa tornare al più presto a frequentare le aule universitarie”. Non solo. “Le sardine rilanciano e invitano le sardine di tutta Europa e di tutto il mondo a scendere in strada”, scrivono.

Anche il campus universitario di Rimini parteciperà. Per ora, spiega il presidente del consiglio di campus, Sergio Brasini, non si prevede di organizzare delle manifestazioni nella città della riviera, ma di “sfruttare ogni occasione pubblica per richiamare l’attenzione sulla vicenda”.

L’assemblea generale della Cgil di Bologna chiede “l’immediata liberazione di Patrick George Zaky” e reitera, con l’occasione, l’appello per la “verità sui mandanti, gli esecutori e i depistaggio relativi all’omicidio di Giulio Regeni”. Lo fa con un ordine del giorno che la Camera del lavoro invita i massimi organismi del sindacato ad ‘accogliere’ per riportare queste richieste al governo italiano. Inoltre, se gli appelli fossero “per l’ennesima volta” disattesi dalle autorità egiziane, secondo la Cgil  il governo italiano dove procedere con il richiamo formale del suo ambasciatore e “l’inserimento dell’Egitto nella lista dei paesi non sicuri”.

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