“Bologna 2 agosto”, nelle sale la storia nera di Mambro e Fioravanti

Un film autoprodotto, realizzato con pochi mezzi, per cercare le verità ancora nascoste sulla strage di Bologna: è “Bologna 2 agosto…I giorni della collera” di Giorgio Molteni e Daniele Santamaria Maurizio, nelle sale dal 29 maggio, distribuito in circa 50 copie da Telecomp Planet Film Production. La pellicola, interpretata fra gli altri da Giuseppe Maggio, Lorenzo Flaherty e Martina Colombari, mostra la storia di un gruppo di esponenti dei Nar che dopo uccisioni, rapine, nel pieno degli anni di piombo, viene spinto da servizi segreti deviati, guidati a loro volta da una loggia massonica, a compiere l’attentato alla stazione di Bologna che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone. Secondo la tesi del film l’obiettivo dell’attentato era quello di portare ai massimi livelli la strategia della tensione, e quei ragazzi di estrema destra furono strumenti nelle mani di poteri forti, P2, servizi segreti.

Per la strage della stazione di Bologna sono stati condannati all’ergastolo, quali esecutori dell’attentato, i neofascisti dei Nar Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. Per i depistaggi sono stati condannati fra gli altri l’ex capo della P2 Licio Gelli e alcuni vertici del sismi, ma gli ipotetici mandanti sono ancora sconosciuti. Per gli autori del film si fa sempre più urgente l’abolizione del segreto di Stato sugli atti relativi alle inchieste sulle stragi degli anni di piombo, peraltro annunciata del presidente del consiglio Renzi, ed è necessario riportare alla luce le vicende di quegli anni e far chiarezza sui retroscena. “Una società civile, in uno stato davvero democratico, non può fondarsi sul silenzio, sul ricatto, sul depistaggio – hanno affermato i registi – uno stato giusto dovrebbe colpire coloro che, per salvaguardare il proprio potere, hanno costretto l’italia a pagare un tributo di sangue e di dolore senza pari”.

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