Bologna, Di Vaio avverte: “Col Napoli serve una reazione”

Ha appena conseguito il diploma di direttore sportivo a Coverciano (108 su 110, un punto in più dell’amico Balzaretti), ma giura che di calciomercato non s’occuperà. Non a breve termine, almeno. Marco Di Vaio, testimonial di “Operazione Pane e Sport” promossa da C. S. I e Antoniano a sostegno della Mensa di Padre Ernesto, ha ribadito questa mattina che i suoi compiti nel Bologna rimarranno invariati: “Continuerò a svolgere la mia mansione di club manager  –  assicura l’ex goleador -. Il corso da direttore sportivo mi ha aiutato a capire meglio come funzionano le società di calcio, ma non significa che affiancherò Corvino nella costruzione della squadra. Il mio ruolo non cambia”.

Pure da club manager, però, Di Vaio ha pungolato la squadra sconfitta sabato a Torino: “Ci può stare un passo falso, ma ora serve la reazione  –  ha avvertito -. Dopo una prestazione così è importante dare un segnale di lotta e di carattere. Il Napoli è fortissimo, Higuain in stato di grazia, ma noi dobbiamo giocarcela: non dico necessariamente per fare punti, ma per dimostrare che non siamo quelli visti a Torino, dove abbiamo solo aspettato l’avversario, rinunciando a proporre il nostro gioco”.

In campo, domenica, tornerà Mattia Destro dopo aver scontato la squalifica per la quinta ammonizione: “Gli abbiamo spiegato  –  racconta Di Vaio  –  che togliersi la maglia non porta a nulla, se non a farsi ammonire e a compromettere le prestazioni dei compagni. Questo non significa che a Torino con Destro avremmo fatto meglio. Non è stata certo la sua assenza, o la presenza di Mancosu, a determinare un risultato che è stato figlio di un atteggiamento passivo. Di sicuro il ragazzo ha capito: ha 24 anni, è in fase di maturazione, certi errori si fanno. L’importante è non ripeterli più”.

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