La Virtus infilza Jesi con Spissu-Umeh e mantiene il primato

Passando dalla partita dentro il bunker di Chieti a quella, fin troppo allegra, a colpire e subire, contro Jesi, che a lungo eguaglia il volume di fuoco bianconero e schiatta solo di fatica, nel finale in salita, la Virtus mantiene quel che voleva: la testa solitaria della classifica, occupata ancora malgrado la mezza squadra costretta ad esibirsi. Arrivando dal 4/20 teatino, Marco Spissu spara un irreale 10/11 che unisce al 4/5 da tre il 6/6 nei raid al ferro che, a un certo punto, sono ossigeno per l’attacco che non sa più che legni pestare. Il resto lo fa Umeh, cambiando pure lui spartito: a Chieti andava nel cuore dell’area nemica, qui s’è esibito dall’arco, 7 bombe nel 10/15 globale che ha steso Jesi.

Accanto a due bomber da 56 punti, anche la magnifica Jesi, a lungo perfino più brava della Virtus, a segnare da vicino e da lontano, Ramagli ha goduto del lavoro infaticabile di Rosselli (6/10, 7 rimbalzi, 9 assist) e degli agguati salvifici di Michelori (5/8), che ha fatto bottino quando nessuno ci riusciva, salvando nel terzo e quarto quarto una deriva che minacciava di farsi pericolosa. Entrata nell’ultima frazione sul -2 (73-75), la Virtus s’è levata di dosso la paura imponendo finalmente una difesa fisica: di là stavano finendo la benzina, e anche i gladiatori (Janelidze fuori per falli, Maganza inefficace a quota 4). Quando s’è arreso Bowers (11/14, praticamente perfetto, suo l’ultimo contatto sull’87-84 a 4′), tutta l’Unipol Arena ha capito che era fatta. Con tanta fatica, ma anche tanto merito.

Cronaca. Ramagli dà il quintetto ad Oxilia, ricambiato da un avvio tosto, e vede subito i suoi schizzare a 25-13, facendo gol da vicino e da lontano (10/11, 5 sono triple). 29-20 al primo riposo, Spissu ne ha 10, Umeh 9, l’unica riserva è che, nella partita “allegra”, fa bottino anche Jesi. Che poi, dietro, alterna zona e uomo per intorbidare le acque. Umeh non se ne accorge, tutti lo cercano, lui gonfia altri +12, ma è in trincea che, se Jesi non ha morso, la Segafredo ci si specchia e subisce tanto, troppo, per non pensare che, calando a medie più umane, gli ospiti possano riprenderla. Difatti, succede. Con l’inedito Janelidze e il notissimo Bowers, Jesi s’arrampica alla parità con un 12-0, tenendo la Vu senza gol per quasi 4′. Davis sorpassa dalla ionosfera, di qua vedono uscire di tutto, da vicino e da lontano. Tenta la zona pure Ramagli, ma poco cambia. 49-51 al tè, le difese arriveranno, se vorranno. Così, la Virtus s’è trovata a inseguire, col braccino prima spavaldo poi corto, una partita che le prometteva fiorite praterie. A metà, 18/28 Bologna, 19/33 Jesi, le bombe sono 7 a testa, Umeh ne ha 17, Bowers 14, Maganza e Spissu 12. I 31 punti all’incasso nel secondo quarto sono la macchia da ripulire.

Ripresa. Jesi sorprende ancora, ripartendo a uomo. E a uomo anche la Virtus prova ad alzare la temperatura agonistica. E’ un’altra partita, di sportellate e meno tiri, di entrate al ferro (Spissu) e quando Umeh ne azzecca due da lontano l’equilibrio pare inclinarsi: +5. Anche il bonus jesino aiuta, benchè sfruttato a metà: dà un +6 (68-62, 26′) che però non dura granchè. L’uscita di Umeh a rifiatare, sul +4, costa altra zona marchigiana e un nuovo sorpasso sulle ali dei tiri dall’angolo di Benevelli: 73-75 all’ultimo pitstop.

Ultimo giro. La Virtus torna avanti con Michelori, Jesi perde per falli Janelidze, fin lì un incubo e la Segafredo allunga: al +7 da tre di Spizzichini replica due volte, pure lui da tre, Bowers (87-84), ma la Vu pare avere adesso più soluzioni e si issa al 91-84, con Umeh che ora punta al cuore dell’area, a 3′ dal gong. Spissu la chiude con la tripla del +12. La testa, di nuovo, è salva. Adesso la Coppa Italia, per rimettere dentro, poco per volta, i feriti ormai guariti, da Lawson a Ndoja a Pajola.

Virtus-Jesi 98-88
Virtus: Spissu 28, Umeh 28, Rosselli 15, Oxilia 5, Bruttini 3, Penna, Spizzichini 6, Michelori 13.
Jesi:

Battisti, Bowers 26, Davis 11, Benevelli 13, Maganza 14, Alessandri 6, Picarelli 3, Janelidze 15.
Note: liberi: Bo 15/23, Je 10/15. Da due: Bo 22/30, Je 18/30. Da tre: Bo 13/25, Je 14/30. Rimbalzi: Bo 29, Je 26.
Parziali: 5’ 19-11, 10’ 29-20, 15’ 36-33, 20’ 49-51, 25’ 64-62, 30’ 73-75, 35’ 85-81, 40’ 98-88. Massimo vantaggio V: +13 (97-84) al 39’. Massimo svantaggio: -4 (71-75) al 29’.

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