Lucio Dalla e Bologna per sempre inseparabili
No, non vi deve sembrare esagerato: è vero che Lucio Dalla era cittadino del mondo, è vero che era in grado di cantare in altre lingue e dialetti, è vero che se si vuole leggere la Storia della Repubblica dal 1946 ad oggi non basta la grande letteratura, il cinema, le arti visive, bisogna necessariamente ricorrere all’aiuto della canzone d’autore, forma d’arte che ha visto i primi semi essere piantanti nel dopoguerra. E che nel corso degli anni si è evoluta fino a diventare quello che è oggi, una delle forme espressive centrali della nostra cultura e soprattutto alla canzone di Dalla.
E per tre giorni Dalla sarà ancora celebrato in occasione del suo compleanno, con visite guidate, incontri, concerti, con tanta musica e tante chiacchiere, in molti posti della sua Bologna. Perché? Perché ci manca, ed è un vuoto che è quasi impossibile
colmare; perché non possiamo fare a meno della sua musica, delle sue canzoni ed ogni occasione è buona per riascoltarle. E poi perché ci piace l’idea di farlo insieme, non da soli con i nostri smartphone e gli auricolari, ma tutti insieme nelle strade “sonorizzate” dalla sua musica, che per tre giorni risuonerà in tutta Bologna, trasformata in un grande strumento musicale, quello che solo lui sapeva, in realtà, suonare.