Palestina con Bologna nel Cuore

Presentazione del libro “L’Alba degli uccelli liberi” con Nidal Hamad
Venerdì 11 aprile ore 18.00
presso Bologna Istituto ortopedico Rizzoli Via Pupilli 1

Sarà la Sala Vasari dell Istituto Ortopedico Rizzoli Via Pupilli 1, Venerdi 11 Aprile ore 18,ad ospitare la presentazione del libro “L’Alba degli uccelli liberi” di NIDAL HAMAD, superstite della strage di Sabra e Chatila (Libano) che nel 1983 fu ricoverato e curato nell’Ospedale Bolognese.
Saranno le parole del poeta Palestinese Mahmoud Darwish, recitate da Fiorenzo Fiorito, ad accompagnare il ricordo di quell’alba calda e dolce come il petto di una madre, che allietava la partenza dell’autore da Bologna (la rossa) dove, assieme ad altri compagni di sventura, erano stati ospitati e curati.
Nidal Hamad, palestinese nato in un campo profughi in Libano da una famiglia in fuga dalla Galilea occupata, oggi scrittore e giornalista nonché presidente della Comunità Palestinese in Norvegia, con il suo libro di racconti comunica l’esperienza delle tragedie personali attraverso il ricordo del calore e dell’amore che ha vissuto, grazie ad un medico volontario italiano, in quella Bologna dove ha trovato tanti uomini e donne “giusti” che lo hanno fatto sperare nel futuro

One thought on “Palestina con Bologna nel Cuore

  • Aprile 8, 2014 alle 9:47 pm
    Permalink

    Sarà la Sala Vasari dell Istituto Ortopedico Rizzoli Via Pupilli 1, Venerdi 11 Aprile ore 18,ad ospitare la presentazione del libro “L’Alba degli uccelli liberi” di NIDAL HAMAD, superstite della strage di Sabra e Chatila (Libano) che nel 1983 fu ricoverato e curato nell’Ospedale Bolognese.
    Saranno le parole del poeta Palestinese Mahmoud Darwish, recitate da Fiorenzo Fiorito, ad accompagnare il ricordo di quell’alba calda e dolce come il petto di una madre, che allietava la partenza dell’autore da Bologna (la rossa) dove, assieme ad altri compagni di sventura, erano stati ospitati e curati.
    Nidal Hamad, palestinese nato in un campo profughi in Libano da una famiglia in fuga dalla Galilea occupata, oggi scrittore e giornalista nonché presidente della Comunità Palestinese in Norvegia, con il suo libro di racconti comunica l’esperienza delle tragedie personali attraverso il ricordo del calore e dell’amore che ha vissuto, grazie ad un medico volontario italiano, in quella Bologna dove ha trovato tanti uomini e donne “giusti” che lo hanno fatto sperare nel futuro

I Commenti sono chiusi.

X