Zingaretti a Bologna presenta Perez: “Una storia di rinascita”

C’è l’animo ambiguo dell’essere umano; l’impossibilità di dividere nettamente buoni e cattivi, in confini oltrepassati quando l’amore per una figlia rende capaci di tutto; sullo sfondo della Napoli del Centro Direzionale in cui criminali e onesti vivono assieme. Questo è “Perez”, il noir di Edoardo de Angelis con protagonista Luca Zingaretti, entrambi oggi al Capitol di Bologna per presentare il film, in uscita il 2 ottobre nelle sale.

“Mi commuovono le storie di rinascita, in cui si può ripartire da zero e rimettersi in piedi”, racconta Zingaretti, che interpreta Demetrio Perez, un avvocato d’ufficio che si dimostrerà pronto a infrangere ogni legge sociale e morale pur di difendere la figlia, vittima di un ambiente in cui violenza, criminalità e prevaricazione hanno la meglio. “È un uomo che racconta il paese d’oggi – continua l’attore –: tra crollo delle ideologie, crisi, chi non s’è alzato una mattina senza più riconoscere l’immagine allo specchio? E allora si deve reagire: nel caso di Perez, a tenerlo in vita è solo l’amore per la figlia. Quando lei è in pericolo, Demetrio si trasforma in un animale che risponde solo alla legge della sopravvivenza”. Secondo Zingaretti è una storia reale, e non solo per lo scenario riprodotto miniziosamente da De Angelis (le scene in aula sono nel vero tribunale di Napoli, anche le comparse sono veri avvocati), ma perché “c’è un Perez dentro ognuno di noi. Ognuno ha dosi di torto e ragione, il pubblico vuole realtà e onestà, e nella realtà bene e male convivono”.

Nel futuro di Zingaretti ci sono sei mesi di riposo, poi “vorrei cimentarmi nella scrittura per il cinema, sapendo che oggi tanto è cambiato, e che è la Tv, con le nuove serie, a dettare i trend e i parametri di qualità al cinema: tenere i due ambiti separati è un errore che in Italia abbiamo fatto per troppo tempo”. A proposito di serie tv, a dare nuovo lustro alla produzione nostrana è stata “Gomorra”, che con “Perez” condivide l’attore Marco D’Amore, che nella serie interpreta Ciro Di Marzio e nel film l’ambiguo e oscuro Corvino.

“Temevo fosse un personaggio troppo simile a Di Marzio, invece ne abbiamo fatto un innamorato, uno che invece che la pistola usa l’amore”, spiega D’Amore, con qualche anticipazione sulla seconda stagione di “Gomorra”, che inizierà le riprese a marzo 2015. “Stavolta non seguirà solo i territori in cui nascono le associazioni criminali ma ne esce, arrivando in Germania, nel litorale romano, seguendo la cronaca dei giorni nostri: una grande responsabilità, ma da quel che ho letto delle sceneggiature sembra ancora più bella”.

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