Basket City, al PalaDozza è padrona la Fortitudo

È un venerdì di passione, nel senso di amore sportivo per i propri colori che si traducono in una festa lunga un giorno. E nel senso di sofferenza per due squadre che vedono l’una, la Virtus, stare sotto tutto il match con anche momenti vicini al tracollo; l’altra, la Fortitudo, rischiare di buttare via 37’ di ottima pallacanestro con un (solito?) finale da rischio psicodramma, in cui in 2’ passa da + 13 a +4 rivedendo fantasmi del passato.

Alla fine i biancoblù nel derby 105 si prendono la rivincita dalla stracittadina persa all’overtime all’andata, chiudendo 79-72 una gara passata avanti per tutti i 40’. E non sarà un caso che proprio nel derby Mancinelli decida di giocare la sua migliore gara stagionale, mentre di là non bastano Spissu e Rosselli per rimediare alla latitanza di Lawson. Ora la Virtus rischia di vedere scivolare via il primo posto, mentre la Fortitudo si assicura la quinta posizione conservando qualche minima chance di risalire alla quarta. Intanto, però, il trionfo nel derby è un’iniezione di energia potentissima in vista dei playoff che inizieranno tra due settimane.

Pomeriggio di festa davanti al PalaDozza, senza, è bene precisarlo, tensioni. All’arrivo del pullman della Virtus, attorno alle 18,40, qualche coro degli ultras biancoblù raggruppatisi nei soliti bar di piazza Azzarita, ma tutto nella norma. Così come quando un’ora dopo arrivano i tifosi bianconeri non si registra altro che qualche bicchiere – di plastica – lanciato. Del resto i capocurva della Fossa davanti ai punti di ritrovo avevano catechizzato i loro, invitandoli a non andare sopra le righe. E anche dentro al palazzo, non si va oltre allo sfottò.

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