Dal Brasile a Bologna, Rizzoli: “Che gusto a fare l’arbitro”

BOLOGNA – ”Oggettivamente, se me lo chiedete oggi, c’è veramente gusto a fare l’arbitro e anche tanto”. Non capita spesso che un direttore di gara venga premiato davanti a una piazza gremita da migliaia di persone e una folta rappresentanza di ultras: è capitato a Nicola Rizzoli, che ha diretto la finale dei Mondiali. 

 Ieri sera in piazza Maggiore a Bologna ha ricevuto dalle mani del sindaco Virginio Merola la Turrita, onorificenza civica della città. La premiazione di Rizzoli ha preceduto la proiezione in piazza de ‘Il cielo capovolto’, film che ricorda, a cinquant’anni di distanza, lo scudetto del Bologna del 1964. Proprio nella pellicola, che vede numerosi cameo di personaggi legati alla storia rossoblù, Rizzoli recita una piccola parte e dice l’ironica battuta: Non capisco che gusto ci sia a fare l’arbitro.


Rizzoli, che era atterrato nel pomeriggio di ritorno dal Brasile, ha ringraziato la sua città: ”Bologna è un posto meraviglioso per giocare a calcio, mi auguro che da una caduta come può essere quella della serie B, si cresca in fretta e si torni più forte di prima”. Sul palco l’esordiente tecnico rossoblù Diego Lopez al suo primo bagno di folla.

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