HOME MOVIES archivio aperto

Bologna, 23.10-5.12 2015.

per info e programma: archivioaperto

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Le immagini d’archivio nel tempo cambiano il loro valore, permettendoci letture nuove del passato e, quindi, di noi stessi. Su questa considerazione si fonda l’approccio sperimentale e di ricerca di Archivio Aperto, le cui giornate segnano la presentazione al pubblico del lavoro di Home Movies dedicato all’archiviazione, studio e valorizzazione del patrimonio audiovisivo privato ed inedito.

L’immagine del fuoco impressa su una pellicola Super8 del 1974 condensa, infatti, i tanti e trasversali temi di un programma che rinnova la pluralità degli appuntamenti tra installazioni, incontri, proiezioni, performance, workshop e visite guidate. Anche quest’anno aumentano le collaborazioni, le participazioni di artisti e studiosi e gli spazi coinvolti. Alle partnership consolidate dell’Istituto Parri e Nosadella.due si aggiunge Nomadica, il Circuito Autonomo per il Cinema di Ricerca.

AA sotto il segno dei 50 anni del Super8, la pellicola in formato ridotto più celebre e popolare, che ha visto da un lato il cinema amatoriale divenire fenomeno di massa e dall’altro una sorprendente persistenza nell’uso che ha superato l’obsolescenza tecnologica arrivando fino a oggi. In apertura, un’anteprima mondiale,14 Reels, un film collettivo coprodotto da Home Movies per AA: è stato chiesto a 14 filmmakers di diversi paesi di dedicare una bobina S8 alla città in cui vivono o a cui sono legati, una scommessa non senza rischi che ha prodotto una sinfonia della città in formato ridotto. In chiusura, Dimensione Super8 (Italia, 1965-2015), uno sguardo retrospettivo sulla storia di questo formato che ha permesso molte esperienze di cinema libero, indipendente, sperimentale e, ovviamente, amatoriale. Una giornata di studio/happening a cui parteciperanno molti dei protagonisti di questa storia.

Le guerre mondiali sono un’eredità storica che il tempo rischia di cancellare. I superstiti scompaiono. Le immagini, testimoni oculari della storia, possono fare molto. Attraverso Guerra Nostra, film inedito rinvenuto in un archivio di famiglia, e GuerrainFame, il nuovo portale dell’Istituto Parri, sarà mantenuta viva la memoria di eventi che in un’ottica solo celebrativa o acritica rischiano di apparire inattuali, come se non ci riguardassero più.

A essere svelati, durante AA, saranno patrimoni audiovisivi finora inediti e inaccessibili, importanti tasselli della storia di Bologna e non solo: gli archivi dell’Istituto psichiatrico Roncati, dei gruppi della controcultura degli anni ‘80 e ‘90, che fecero del video uno strumento di lotta e sperimentazione, dei movimenti LGBTQI. Siamo convinti che per raccontare il passato e comprendere il presente questi materiali non ufficiali, così fragili, e quindi da conservare e recuperare con particolare attenzione, siano essenziali. E poi, sempre grazie agli archivi, conosceremo da vicino l’esperienza creativa di Monte Olimpino (1962-1972), il laboratorio di cinema di ricerca, condotta da Bruno Munari e Marcello Piccardo.

Il programma, come di consueto, offre proiezioni performative in pellicola con omaggi puntuali a cineasti artisti, come Hannes Schübach che incontrerà il pubblico presentando i suoi poetici 16mm e Gianfranco Brebbia, protagonista dimenticato della storia del cinema sperimentale.

Lungo il programma di AA, le immagini d’archivio accendono un dialogo tra presente e passato, donando nuova luce a fenomeni sociali come il rito delmatrimonio o ai luoghi quotidiani che diamo per scontati, come i Giardini Margherita e via del Pratello, a Bologna.

Infine, AA ha sempre sottolineato la necessità di tornare alle immagini intime e ai ricordi personali, come quelli legati a una casa, attraverso l’opera di artisti. Avremo dunque l’occasione di scoprire i bigliettini di Senza memoria (mostra fotografica e video di Simone Martinetto) e le immagini interiori, delicate, di piccoli particolari che ognuno di noi terrebbe dentro di sé se a un certo punto non fosse possibile proiettarle (à propos de Bacchelli 5 di Adelaide Cioni).

Tornando all’immagine di copertina di AA 2015, sottoscriviamo questa citazione: “La tradizione è la trasmissione della fiamma, non il culto delle ceneri” (Gustav Malher).

Home Movies ha creato e gestisce l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, un archivio storico la cui missione è salvare le memorie filmiche private: le pellicole 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm e Super 8 girate in famiglia ma non soltanto tra gli anni ’20 e ’80 del secolo scorso. Col tempo il raggio d’interesse e azione di Home Movies si è allargato, includendo nell’attività di recupero anche gli archivi audiovisivi in possesso di soggetti diversi come imprese, scuole, parrocchie, associazioni, artisti. L’Archivio è la prima struttura italiana dedicata al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione del cinema privato, e l’unica organizzazione in Italia che svolge la sua attività di raccolta delle pellicole su tutto il territorio nazionale e garantisce la conservazione dei documenti audiovisivi originali.

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