“Nessuno vuole essere Robin” accenderà il Natale a Bologna

Da “Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’” a “sai quanta gente ci vive coi cani e ci parla come agli esseri umani”; questo Natale le luminarie di via D’Azeglio, che l’anno scorso attrassero migliaia di curiosi a testa in su per leggere le parole di Dalla, saranno dedicate a Cesare Cremonini per il ventennale di carriera. E il cantautore bolognese, in estate in tour negli stadi, ha scelto non uno dei suo vecchi classici ma il singolo dell’ultimo disco “Nessuno vuole essere Robin” come testo da affiggere e illuminare lungo la strada.

Saranno 30 le luminarie che verranno montate nel tratto pedonale di via D’Azeglio, da piazza Maggiore all’incrocio con le vie Farini e de’ Carbonesi; e anche quest’anno una volta dismesse saranno vendute per raccogliere fondi a favore del reparto oncologia dell’ospedale Sant’Orsola. Le luminarie dedicate a “L’anno che verrà” e a Dalla di un anno fa sono state battute all’asta per 236mila euro totali. Alcune di queste, acquisite dal gruppo Sabatini, verranno invece accese venerdì sera accese lungo via Marconi di Casalecchio. In futuro, poi, finiranno dentro e fuori l’Unipol Arena.

In accordo col Comune e il consorzio dei commercianti, in centro a Bologna, invece, Cremonini succede all’amico Dalla. “Lui diceva sempre di dargli retta, che l’impresa eccezionale è essere normale. In un mondo in cui molti si travestono da supereroi, Bologna resta orgogliosamente una città a misura di Robin, un approdo sicuro per tutti gli essere umani – dice la popstar –. Via D’Azeglio è la Bologna che amo, quella da camminare, da respirare e da attraversare con il ghigno caratteristico dei bolognesi che sanno prendere a sberle la vita di tutti i giorni con la loro proverbiale ironia e quel pizzico di follia che li contraddistingue. Ora che si potranno leggere le rime di una mia canzone tra le luminarie della città dei poeti e dei cantanti, il cuore mi sobbalza di gioia e provo un senso di gratitudine ancora più forte verso la mia amata città”.

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