I tifosi del Rapid Vienna sbagliano stadio e si presentano a Bologna

BOLOGNA – Non solo gli striscioni d’incoraggiamento e solidarietà per le vittime del terremoto. I tifosi del Rapid Vienna, avversario del Sassuolo in Europa League, si sono distinti per un altro fatto di cronaca. Meno edificante, ma ugualmente portatore di simpatia alla causa biancoverde. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, infatti, non tutti i sostenitori austriaci sono arrivati in tempo per vedere il 2-2 della loro squadra. All’ora dell’aperitivo, molti residenti del quartiere Saragozza a Bologna hanno segnalato la presenza di magliette biancoverdi attorno allo stadio Dall’Ara. “Che partita c’è?”, ha chiesto uno di loro, sentendosi poi rispondere in tedesco, con tono sicuro, che da lì a poco avrebbe giocato il Rapid. I cancelli, però, restavano stranamente serrati. E a un certo punto, del manipolo d’irriducibili, il più audace ha azzardato autocritica: “E se avessimo sbagliato stadio?”.

Stadio e città, per la precisione, su per giù una settantina di chilometri. Ma del resto Bologna era tappa obbligata, per chi scendeva da Vienna in treno o in auto (non come ha fatto la squadra del Rapid, atterrata con volo charter all’aeroporto di Parma). L’equivoco ha spopolato sulla rete. E ora c’è pure chi vorrebbe istituire una sorta di gemellaggio tra tifoserie. Il ché, oltretutto, avrebbe anche una giustificazione storica.

Nel 1921, il Rapid Vienna fu la prima squadra campione in carica di una competizione europea ad affrontare il Bologna. Il confronto, organizzato allo stadio dello Sterlino, doveva servire ai rossoblù come tirocinio per misurarsi con i maestri del calcio danubiano. Per gli austriaci, invece, si trattava della prima amichevole in suolo italiano dopo la fine della Grande Guerra. Ambasciatore di quell’incontro fu Hermann Felsner, tecnico viennese del Bologna, che andò ad accogliere la comitiva direttamente

a Pontebba, al confine tra Austria e Italia. Il Rapid temeva un’accoglienza ostile, ma fu sorpreso dal triplice hurrà che si levò in stazione, a mezzanotte, all’arrivo del treno. Via Indipendenza, per l’occasione, fu pavesata a festa e tutte le finestre si aprirono, sebbene fosse già notte, nella passeggiata degli austriaci fino all’Hotel Regina. La partita finì 4-1 per il Rapid. E quella, sì, fu giocata indubbiamente a Bologna.

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