Tutto in una foto

La mostra/1. I volti dell’America di Trump. Mostra fotografica di Ramak Fazel
C’è un’antropologia del trumpismo? Le gallerie di ritratti sono suggestive e rischiose, la tentazione di tradurre la fisionomia in ideologia è forte, la trappola lombrosiana è sempre in agguato. Eppure, scrisse Albert Camus, «dopo una certa età, ognuno è responsabile della propria faccia» e dunque il progetto fotografico di questa mostra di Repubblica delle Idee al Mast non è affatto insensato.
A Cleveland, poco meno di un anno fa, un fotografo di origine iraniana, Ramak Fazel, naturalizzato americano (per un periodo ha vissuto anche in Italia), si aggirò, insieme con Claudio Tito, nella platea della convention repubblicana che incoronò Trump candidato , e fotografò i volti (abbinandoli alle loro entusiaste dichiarazioni) dei “grandi elettori” del tycoon, i delegati usciti dalle primarie. La risposta a quella domanda lassù, ovviamente, può anche essere: no, se li incontrassi per la strada non saprei dire da che parte stavano. In ogni caso, magari anche per controprova, chi si aggirerà a Bologna nei giorni di RepIdee potrà imbattersi in Fazel, intenzionato a raccogliere un’antologia di volti dei frequentatori dell’evento.

La mostra/2. 1 anno, 4 storie. Il racconto della rinascita dopo il terremoto, mostra fotografica di TerraProject
Presto la Terra con la maiuscola avrà compiuto un intero giro attorno al Sole da quando la terra, con la minuscola, si scatenò sotto i piedi della gente del centro d’Italia. Rompendo i riti della notizia, o meglio reinventandoli, Repubblica è rimasta in quei luoghi per raccontare un lungo, durissimo desiderio di Ritorno alla vita. Lo ha fatto con le parole dei suoi giornalisti, Paolo Brera, Corrado Zunino, Benedetta Perilli, e con le immagini dei fotografi di Terra Project, Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Rorandelli. Lo ha fatto seguendo nel tempo quattro storie di vita. Due famiglie senza casa, i Lauri di Pescara del Tronto e i Serafini di Amatrice; e due comunità simbolo, la scuola Capranica di Amatrice e l’intero paese di Accumoli, il paese che rischia di non tornare più. Mese dopo mese, in due linguaggi complementari, si è snodata la speranza, dai container alle casette di legno, dall’inverno alla primavera, dall’esilio alla promessa del ritorno, il Natale, la scuola, le promesse mancate, la forza di volontà. In mostra al Mast una selezione degli scatti del collettivo di fotografi che da anni lavora all’incrocio fra socialità e ambiente, premiato dal World Press Photo.

La mostra/3. Repubblica si racconta. I grandi reportage e i servizi d’autore di R2

La fotografia non è solo un’arte, ma anche un potente strumento di informazione e di conoscenza, particolarmente utile ed efficace ad approfondire i temi, anche i più complessi, dell’attualità o della storia. In primo luogo, attraverso i grandi reportage servizi d’autore. È in questo spirito che lo scorso anno è nato, su Repubblica, il paginone fotografico che apre la sezione R2. Un’innovazione subito apprezzata dai lettori del nostro giornale, che ha conquistato ormai un considerevole numero di appassionati. E per rivivere tutte le emozioni veicolate dalle immagini apparse in questa sezione di R2, durante la Repubblica delle Idee una sala del Mast ospiterà lo slide show in cui verranno proiettati i reportage finora pubblicati. Un tuffo nel cuore della nostra contemporaneità, ma anche — in alcuni, preziosi casi — un salto nel “come eravamo”, con servizi fotografici d’epoca che documentano l’Italia, o il mondo, dei tempi passati.
Le mostre saranno visitabili dal 16 al 18 giugno al Mast dalle 10:00-19:00

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