Un anno per restaurare il portico di San Luca di Bologna: “E’ il nostro cammino di Santiago”

BOLOGNA – I lavori di restauro del Portico di San Luca, che riguardano il tratto collinare, sono partiti a inizio mese e dureranno fino alla fine del 2020. Si tratta di un intervento che punta a rigenerare uno dei simboli della città, anche in ottica del percorso di candidatura all’Unesco dei portici bolognesi. Il finanziamento totale sarà di circa 4,4 milioni di euro, di cui due provenienti dai Fondi Fsc del Piano Stralcio ‘Cultura e Turismo’ del 2013 e il resto dalla Regione all’interno dei provvedimenti post sisma.

Saranno attuati la riparazione delle lesioni su muri, volte, archi e facciate, il consolidamento antisismico delle strutture e delle volte, il ripristino di scoline e drenaggi, interventi per limitare l’umidità e rigenerare intonaci e facciate degradati. Infine, il colore: tutte le tinteggiature e le finiture, le lunette decorate e le parti pittoriche saranno curate nei minimi dettagli.

“I portici della città sono dei condomini e San Luca è un po’ come se fosse di tutti”, ha sottolineato il cardinale Matteo Zuppi: “Avere un portico di queste dimensioni non è scontato e ci chiede qualcosa in più”. Zuppi ha ricordato “la folla incredibile il giorno del via del Giro d’Italia e i pellegrinaggi a sostegno di Sinisa Mihajlovic” come immagini impresse nella sua mente dell’importanza di San Luca: “E’ un po’ come il nostro cammino di Santiago, dove tutti – credenti e non – sono viaggiatori e pellegrini”. “E’ un intervento straordinario”, ha fatto eco l’assessore, Matteo Lepore: “San Luca è il luogo più richiesto dai turisti stranieri e ormai un simbolo per tutti, devoti o no, anche di religioni diverse”.

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